ULTIMA ORA: Charles Leclerc ha AFFRONTATO a viso aperto il “malvagio” malessere che ha tormentato la squadra per tutta la stagione al Gran Premio di Singapore. Il pilota della Ferrari sta affrontando un PROBLEMA SEGRETA che ha costantemente ostacolato le prestazioni della squadra. Il problema è considerato il peso maggiore per la Ferrari in questa stagione di F1.

Al circuito di Marina Bay, il Gran Premio di Singapore ha visto Charles Leclerc uscire allo scoperto, parlando apertamente di una tensione interna che da tempo impedisce alla Ferrari di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Non si tratta di questioni tecniche isolate né di colpi di sfortuna: il pilota ha puntato il dito su un malessere diffuso nel team che ricade come un’ombra sulle decisioni strategiche, sulla gestione delle gomme e sul morale della squadra.

Secondo fonti vicine alla Scuderia, il problema segreto riguarda principalmente la comunicazione interna. Leclerc ha dichiarato che spesso le informazioni arrivate dai box tardano, o vengono condivise in modo parziale, ritardando le risposte ai cambiamenti durante la gara. Questa mancanza di chiarezza ha portato a decisioni errate o poco efficaci: strategie sbagliate, tempistiche fuori fase, e in alcuni casi un uso delle mescole poco adatto al momento. Il Gran Premio di Singapore è stato un’occasione in cui, di fronte alle difficoltà del circuito, Leclerc ha forzato affinché tutto fosse trasparente, chiedendo formulazioni precise agli ingegneri e ai capi reparto, affinché nulla rimanesse ambiguo.

Inoltre, Leclerc ha sottolineato che il malessere non è solo tecnico, ma anche psicologico. La tensione accumulata nei pit team, l’ansia di dover mantenere alta la performance, e le pressioni esterne hanno finito per indebolire la fiducia reciproca. Quando il pilota non è certo che ogni membro della squadra sia allineato, ogni decisione diventa più difficile, ogni margine più sottile da difendere. A Singapore, ha voluto dare un segnale: chiedere che ogni briefing sia esaustivo, che le responsabilità siano chiare, che le parole non lascino spazio a dubbi.
Leclerc ha anche affermato che la Ferrari ha perso punti pesanti proprio per questi problemi sistemici. Errori nei pit-stop, scelte strategiche troppo conservative quando serviva osare, oppure eccessivamente aggressive quando sarebbe stato meglio controllare – tutti segnali che la squadra non ha trovato un ritmo solido durante tutta la stagione. Ferrari, che puntava a lottare per il titolo, ha visto la Red Bull e la Mercedes approfittare di queste debolezze, non solo della velocità puramente meccanica.
Il Gran Premio di Singapore è diventato dunque il crocevia in cui Charles Leclerc ha deciso di rompere il silenzio: ha voluto confrontarsi con i vertici, discutere apertamente delle falle organizzative e delle carenze di comunicazione. Non è chiaro se questo momento di trasparenza potrà cambiare radicalmente la traiettoria della stagione, ma per la prima volta sembra che ci sia la volontà di affrontare il problema piuttosto che nasconderlo sotto il cofano.
La Ferrari ora si trova davanti a una strada obbligata: migliorare la chiarezza interna, snellire le procedure decisionali, rafforzare la fiducia fra pilota e ingegneri, gestori strategici e tutto lo staff operativo. Per Leclerc questo è il passo necessario se vuole trasformare il potenziale in risultati concreti. Se Ferrari non riuscirà a risolvere questo peso segreto, il sogno del titolo rimarrà sempre un po’ più lontano.