Il mondo del tennis italiano è stato scosso da una notizia che in pochi si aspettavano: Matteo Berrettini, uno dei volti più amati e rappresentativi del tennis nazionale, non parteciperà al Cincinnati Open 2025. La decisione, comunicata dallo staff tecnico del torneo, ha colto di sorpresa non solo i fan, ma anche lo stesso Berrettini, che si è detto profondamente deluso e amareggiato.

In una dichiarazione pubblicata sui suoi profili social ufficiali, Matteo ha scritto:
“Mi sono impegnato con tutto me stesso per tornare in forma dopo l’infortunio. Mi sentivo pronto, il mio corpo ha risposto bene, ma nonostante ciò, non mi è stato concesso di scendere in campo. È una decisione che fa male, soprattutto perché non ne comprendo del tutto le ragioni.”

Secondo fonti vicine all’entourage del tennista romano, la scelta di escluderlo sarebbe stata presa senza una spiegazione tecnica chiara, e c’è chi ipotizza tensioni interne o dinamiche che vanno ben oltre l’aspetto fisico-atletico.
A rendere la vicenda ancora più misteriosa è stato un retroscena riportato da alcuni media italiani: pare che, durante un incontro privato, uno dei membri dello staff organizzativo avrebbe pronunciato una frase enigmatica: “Non possiamo permetterci certi rischi, anche se sembra pronto.” Ma quali rischi? E soprattutto, perché proprio Berrettini?
Il popolo dei fan non ha tardato a farsi sentire. Sui social sono esplose le richieste di chiarimenti ufficiali, con hashtag come #GiustiziaPerBerrettini e #CincinnatiGate che hanno rapidamente scalato le tendenze su X (ex Twitter) e Instagram.
Molti tifosi sostengono che Matteo sia stato vittima di una scelta politica, forse per favorire l’ingresso di una wildcard locale, o magari per motivi legati a sponsor e visibilità. Una teoria complottista? Forse. Ma in un mondo sportivo dove gli interessi economici e mediatici contano sempre di più, nulla può essere escluso.
Nel frattempo, il diretto interessato ha mostrato ancora una volta la sua classe: niente accuse dirette, nessun attacco personale. Solo dolore, disillusione, e la promessa di non arrendersi. “Il mio amore per questo sport è più forte di tutto. Tornerò, più determinato che mai.”
E mentre la polemica cresce, resta una domanda sospesa tra gli spalti e le righe di ogni testata: cosa sta realmente accadendo dietro le quinte del tennis internazionale? E soprattutto, quante verità non vengono raccontate?