“È solo un ciclista che non merita il mio rispetto.” Con questa frase, Whoopi Goldberg ha scatenato una tempesta mediatica inaspettata. Quando ha saputo che la leggenda italiana Vincenzo Nibali era stato invitato a partecipare al prestigioso Giro d’Italia, rappresentando l’élite del ciclismo mondiale, ha espresso il suo disprezzo nei confronti di questo grande campione. Ma ciò che nessuno si aspettava è che, pochi minuti dopo l’inizio del programma, Vincenzo Nibali abbia risposto con una replica di sole dodici parole… Una risposta tagliente e potente che ha scosso i social media e ha commosso fino alle lacrime Whoopi Goldberg.

“È solo un ciclista che non merita il mio rispetto.”
Con queste parole, pronunciate in diretta su “The View”, Whoopi Goldberg ha acceso una polemica mondiale contro Vincenzo Nibali. Ma la risposta dello Squalo, arrivata in sole dodici parole, ha capovolto tutto e fatto piangere l’America.

New York, 21 novembre 2025, ore 11:07 EST.  
“The View” è in onda. Il tavolo è caldo, il pubblico ride. Poi Joy Behar introduce l’argomento del giorno: il ritorno di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia 2026 come ospite d’onore e ambasciatore del ciclismo italiano.  

Whoopi Goldberg alza la mano, sorride ironica e spara a zero:

«Onestamente? Non capisco tutto questo entusiasmo. È solo un ciclista che non merita il mio rispetto. Corre in bicicletta, vince corse, e allora? Ci sono migliaia di persone che fanno cose molto più importanti e non hanno nemmeno una copertina.»

Il pubblico ammutolisce. Le altre conduttrici provano a cambiare argomento, ma il danno è fatto. In Italia sono le 17:07. Twitter esplode. #WhoopiVsNibali diventa trend mondiale in otto minuti.

In Sicilia, a Messina, Vincenzo Nibali è in diretta streaming con i suoi tifosi per presentare la sua fondazione. Qualcuno gli mostra il video sul telefono. Lui guarda, sorride appena, si passa la mano tra i capelli ormai grigi e chiede il microfono.

Poi, con la calma di chi ha scalato il Mortirolo sotto la neve, dice solo dodici parole in inglese perfetto:

«I race with passion, not to please everyone. Respect is earned, not requested.»  
(Corro con passione, non per fare piacere a tutti. Il rispetto si guadagna, non si chiede.)

Silenzio totale.  
Poi 4.000 persone in diretta iniziano ad applaudire come pazze. Il video viene caricato su tutti i social. In meno di un’ora raggiunge 28 milioni di visualizzazioni.

Negli Stati Uniti è ancora mattina.  
Alle 11:47, “The View” è in pausa pubblicitaria. Whoopi è nel backstage, telefono in mano, guarda il clip. Le colleghe la vedono impallidire. Sunny Hostin le chiede: «Tutto ok?». Whoopi non risponde. Ha gli occhi lucidi.

Alle 11:52 la trasmissione riprende.  
Whoopi prende la parola senza copione:

«Ragaz Vincenzo ha appena risposto… e mi ha colpita dritto al cuore. Ho detto una cosa stupida. Non lo conosco, non conosco il suo sport, non conosco il suo sacrificio. Ho visto un uomo di 41 anni che ha vinto di tutto, che è tornato dopo il ritiro per aiutare i bambini malati di cancro con la sua fondazione, e io l’ho ridotto a “solo un ciclista”. Mi vergogno. Vincenzo, se stai guardando: hai il mio rispetto. Tutto. E mi dispiace.»

Scoppia a piangere in diretta.  
Il pubblico si alza in piedi. Applausi lunghi, commossi.

In Italia sono le 17:55.  
Nibali, ancora in diretta streaming, riceve la notizia. Sorride, si stringe nelle spalle e dice in siciliano:

«Whoopi è una grande donna. Ha sbagliato, ma ha avuto il coraggio di dirlo. Questo è rispetto vero.»

Poi aggiunge, in italiano:

«Io non corro per gli applausi di New York o di Hollywood. Corro per i bambini che mi aspettano in ospedale con la mia maglia. Per loro pedalo. Sempre.»

La fondazione “Vincenzo Nibali – Squalo per i Bambini” riceve in 24 ore oltre 1,2 milioni di euro di donazioni, di cui 500.000 dollari da privati americani che hanno visto la diretta di Whoopi.

Il giorno dopo, Whoopi invita ufficialmente Vincenzo a “The View”.  
Lui accetta, ma pone una condizione: «Vengo solo se possiamo fare una raccolta fondi insieme per i bambini malati».

Accordo fatto.

E così, da una frase sbagliata è nata una delle riconciliazioni più belle che lo sport ricordi.  
Dodici parole hanno trasformato il disprezzo in ammirazione, la polemica in solidarietà, un “solo un ciclista” in un eroe universale.

Perché, alla fine, Vincenzo Nibali non ha mai chiesto rispetto.  
L’ha semplicemente guadagnato.  
Ancora una volta.

 

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *