Il paddock della Formula 1 è stato scosso da un vero e proprio terremoto mediatico: Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e nuova punta di diamante della Ferrari, ha rilasciato una dichiarazione che potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri all’interno del Cavallino Rampante. In un’intervista esclusiva con alcuni media inglesi, il pilota britannico ha espresso pubblicamente il suo pieno sostegno a Christian Horner – team principal della Red Bull – proprio mentre in casa Ferrari si respira un’aria di crescente tensione attorno alla figura di Frédéric Vasseur.

Hamilton, mai così diretto da quando ha annunciato il suo passaggio alla Rossa per il 2025, ha usato parole nette e quasi glaciali: “Nel motorsport, la leadership conta quanto la macchina. Alcuni team sanno costruire una cultura vincente, altri devono fare i conti con le proprie scelte.” Sebbene non abbia fatto nomi, il riferimento a Vasseur – attuale team principal della Ferrari – è stato immediatamente chiaro a tutti.

Ma ciò che ha infiammato ulteriormente la situazione è stato il suo commento successivo, trapelato da fonti interne al team di Maranello: Hamilton avrebbe inviato un messaggio diretto alla dirigenza Ferrari, suggerendo che “per costruire un progetto vincente, serve una visione chiara e un cambio netto al vertice”. Parole che suonano come una richiesta esplicita: Vasseur dovrebbe farsi da parte prima dell’inizio della stagione 2026, se non addirittura entro la fine del 2025.

Dietro a questa presa di posizione ci sarebbe il crescente malumore del pilota inglese nei confronti della gestione interna della scuderia. Secondo voci sempre più insistenti, Hamilton non si sentirebbe ascoltato durante le riunioni tecniche e vedrebbe nella figura di Horner – da lui definito “uno dei pochi leader con una visione chiara e continuativa” – il modello ideale da seguire.

La replica di Vasseur, per ora, non è arrivata. Tuttavia, all’interno del box Ferrari serpeggia il malcontento. Alcuni ingegneri, legati alla precedente gestione Binotto, vedrebbero di buon occhio un rinnovamento, mentre altri temono che questo scontro frontale possa destabilizzare ulteriormente una squadra già in cerca d’identità.

Intanto i social sono esplosi: tifosi divisi, chi si schiera con Hamilton per il suo desiderio di riportare la Ferrari al vertice, e chi accusa il britannico di arroganza e scarsa sensibilità verso la cultura storica del team italiano.

Una cosa è certa: l’idillio tra Hamilton e Ferrari si è trasformato in una prova di forza. E con la stagione ancora lunga, e i risultati che faticano ad arrivare, questa frattura rischia di diventare il vero caso politico del paddock.