Scienziati sbalorditi: l’orca assassina Wikie può imitare il linguaggio umano, dice “Ciao” e conta!

Questa orca in cattività di nome Wikie è davvero straordinaria: è la prima orca documentata a “parlare” una lingua mai usata prima. Nello specifico, Wikie può dire “ciao” e “ciao” nel linguaggio umano.

Ah, e un dettaglio fondamentale: possiamo tranquillamente definire questa specie di orche assassine (amichevoli con gli esseri umani) i “panda dell’oceano”, per via dei loro sorprendenti corpi bianchi e neri.

 

Un team di ricerca internazionale ha recentemente pubblicato un rapporto scientifico che evidenzia le straordinarie capacità linguistiche di Wikie, un’orca che vive presso l’acquario Marineland di Antibes, in Francia.

Le orche sono mammiferi marini estremamente intelligenti. Il loro nome, “orca assassina”, non è uno scherzo: sono predatori al vertice della catena alimentare. Sono abili nel giocare con le prede, cogliere le opportunità, impiegare tecniche di caccia specifiche per diverse specie e sono cacciatori incredibilmente efficienti. I documenti storici mostrano persino orche che cacciano insieme agli umani.

 

 

La loro intelligenza rende le orche candidate ideali per l’addestramento, sebbene molti si oppongano a questa pratica a causa della loro natura fortemente sociale. Le orche vivono in gruppi familiari molto uniti, quindi catturarle e metterle in grandi acquari con compagni sconosciuti è, per alcuni, piuttosto crudele.

All’interno dei loro branchi, le orche usano vocalizzazioni distinte, un linguaggio unico che gli scienziati possono distinguere a orecchio nudo. Uno studio rivoluzionario del 2014 ha rivelato che le orche possono imparare nuovi linguaggi, anche da specie completamente diverse.

La protagonista di questa ricerca è Wikie, che ha dimostrato la capacità di imitare i comandi del suo addestratore. Wikie ha imparato a soffiare sulle pernacchie (come fanno i bambini), a imitare il cigolio di una porta, a dire “ciao” e “ciao” e a ripetere i numeri.

Questa è la prima volta che un’orca viene registrata mentre imita suoni insegnati dall’uomo. In precedenza, solo altri tre animali ci erano riusciti: una foca nel 1985 (uno studio epocale), un elefante nel 2012 (che ha imitato il coreano mettendosi la proboscide in bocca, come si vede in un video) e un beluga nel 2012 (documentato in una ricerca). L’anno scorso, un beluga è stato registrato mentre “parlava” nella “lingua dei delfini”.

 

Lo studio di Wikie è stato condotto rapidamente e non è stato particolarmente approfondito. Utilizzando sia l’interazione diretta che le registrazioni audio, Wikie è riuscita a replicare parole, frasi e suoni dopo circa 10 tentativi. Sebbene i suoi suoni non siano perfettamente chiari, gli ascoltatori riescono comunque a comprendere ciò che sta cercando di dire.

Tuttavia, è importante chiarire che non ci sono prove che Wikie comprenda il significato di ciò che sta dicendo. Tuttavia, questo studio fornisce ulteriori prove del fatto che i mammiferi marini possono adattare le loro vocalizzazioni a nuovi ambienti. Supporta anche l’ipotesi che le orche usino i suoni per apprendere le dinamiche sociali.

“I risultati della ricerca dimostrano che le orche hanno sviluppato la capacità di controllare la produzione del suono con una qualità sonora impressionante”, hanno concluso i ricercatori nel loro rapporto.

Per chi è curioso di conoscere il rapporto tra umani e orche, vale la pena notare che nessun attacco di orche selvatiche contro gli esseri umani ha causato vittime. In un caso, un’orca ha tentato di rovesciare una lastra di ghiaccio con a bordo un fotografo e una squadra di cani da slitta, probabilmente spinta dall’abbaiare dei cani. In un altro, un ragazzo è stato spinto da un’orca mentre sguazzava in una zona piena di foche, probabilmente scambiato per una preda.

 

Al contrario, a partire dagli anni ’70, si sono verificati circa 12 episodi di attacchi agli esseri umani da parte di orche in cattività, alcuni dei quali hanno avuto conseguenze fatali.

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