Il mondo del tennis è stato scosso da una polemica inaspettata tra Maria Sakkari e Jasmine Paolini, due delle giocatrici più in vista del circuito WTA. Tutto è iniziato dopo un match combattuto in cui la tennista greca ha accusato pubblicamente l’italiana di aver tentato intenzionalmente di distrarla urlando mentre Sakkari si preparava a servire.

L’accusa ha immediatamente fatto il giro dei media sportivi, aprendo un acceso dibattito tra tifosi, giornalisti ed ex giocatori sul confine tra agonismo e comportamento antisportivo.

L’accusa di Sakkari
Al termine dell’incontro, Sakkari non ha usato mezzi termini durante la conferenza stampa:
“In più di un’occasione, mentre mi preparavo al servizio, ho sentito urla provenire dal lato opposto del campo. Non credo sia stato un caso. Nel tennis c’è rispetto reciproco, e questo comportamento va contro lo spirito sportivo.”
Secondo la giocatrice greca, questi episodi avrebbero influito sulla sua concentrazione nei momenti decisivi del match. Sakkari ha sottolineato che, pur essendo abituata alla pressione, certi atteggiamenti “oltrepassano la linea” e non dovrebbero essere tollerati.
La risposta di Paolini
La replica di Jasmine Paolini è arrivata in modo rapido e deciso. L’azzurra ha respinto ogni accusa, affermando che le parole di Sakkari sono “un pretesto” per giustificare la sconfitta:
“Non ho mai cercato di distrarre nessuno. Maria sta solo cercando una scusa. Ho vinto perché ho giocato meglio, punto.”
Paolini ha anche ricordato che i rumori in campo possono essere involontari, specialmente in momenti di grande tensione, e che in nessun momento ha agito con intenzioni antisportive.
Vecchi attriti riemergono
La vicenda ha preso una piega ancora più polemica quando entrambe le giocatrici hanno iniziato a menzionare episodi passati di disaccordo. In particolare, Paolini ha fatto riferimento a un presunto scontro avvenuto nello spogliatoio di un altro torneo, senza fornire dettagli precisi ma lasciando intendere che i rapporti tra le due fossero tesi già da tempo.
Sakkari, dal canto suo, ha ribadito che “questo non è il primo episodio di mancanza di rispetto”, alimentando ulteriormente le speculazioni.
Reazioni del mondo del tennis
L’episodio ha diviso la comunità tennistica. Alcuni ex giocatori hanno sottolineato che nel tennis di alto livello il rispetto dell’avversario è fondamentale e che qualsiasi tentativo deliberato di distrazione è inaccettabile. Altri, invece, hanno minimizzato la questione, affermando che in uno sport individuale ad alta intensità come il tennis, episodi di frustrazione e incomprensione sono inevitabili.
Sui social media, i tifosi si sono schierati a favore dell’una o dell’altra, con discussioni infuocate su chi abbia ragione. Hashtag come #TeamPaolini e #TeamSakkari hanno iniziato a circolare, portando la vicenda a diventare virale.
Possibili conseguenze
Non è ancora chiaro se la WTA prenderà provvedimenti ufficiali. In passato, episodi simili hanno portato a sanzioni disciplinari, ma solo in presenza di prove chiare di comportamento antisportivo. Al momento, non ci sono conferme di un’indagine formale, anche se fonti vicine al circuito affermano che l’argomento sarà discusso.
Un eventuale provvedimento potrebbe andare da un semplice richiamo a una multa, ma non è escluso che la questione si chiuda con un chiarimento privato tra le due giocatrici.
Un duello destinato a continuare
Qualunque sia l’esito, è chiaro che la rivalità tra Sakkari e Paolini è destinata a continuare, soprattutto se il calendario WTA le porterà presto a incrociarsi di nuovo in campo. I tifosi e i media seguiranno con attenzione ogni loro match futuro, consapevoli che la tensione personale potrebbe aggiungere ulteriore spettacolo alla sfida sportiva.
Per ora, il tennis femminile si trova al centro di una delle sue polemiche più discusse degli ultimi mesi, con due protagoniste determinate a difendere la propria reputazione e a dimostrare la propria superiorità sul campo.