“Mio marito è spaventato”, ha raccontato Jelena Djokovic in lacrime, raccontando il motivo per cui suo marito è sempre sottoposto a un’enorme pressione in campo. Ha rivelato che un grave trauma passato ha portato Novak a vivere in costante preoccupazione e panico, sentendosi sempre teso e in allerta ogni volta che scende in campo.

In un’intervista toccante rilasciata recentemente, Jelena Djokovic ha condiviso uno sguardo raro e intimo sulla dimensione psicologica che il marito, Novak Djokovic, affronta ogni volta che mette piede su un campo da tennis. Nonostante i suoi numerosi successi e la fama mondiale, Jelena ha rivelato che dietro l’apparente sicurezza di Novak si nasconde una pressione costante, alimentata non solo dalle aspettative del pubblico, ma anche da ferite emotive profonde del passato.

“Novak ha sempre mostrato una grande forza, ma anche lui è umano. Ogni volta che entra in campo, non lotta solo contro l’avversario, ma anche contro le sue paure interiori,” ha detto Jelena con voce tremante. “Ci sono eventi del passato che lo hanno segnato profondamente. Crescere durante la guerra in Serbia, vedere la sofferenza attorno a sé, vivere l’incertezza… tutto questo ha lasciato delle cicatrici invisibili.”

Secondo Jelena, questa esperienza ha plasmato il carattere di Novak, rendendolo più determinato, ma anche più vulnerabile. “A volte mi dice che sente il peso del mondo sulle spalle. Non vuole deludere nessuno: né la sua famiglia, né il suo Paese, né i milioni di fan. È come se ogni match fosse una battaglia non solo sportiva, ma esistenziale.”

La pressione mediatica e l’attenzione continua sui suoi risultati, la rivalità con altri grandi nomi del tennis come Nadal o Federer, e le critiche spesso ingiuste sui social media, hanno reso ancora più difficile mantenere un equilibrio mentale. “Ci sono notti in cui non riesce a dormire prima di una finale. Cammina avanti e indietro, pensa a ogni possibile scenario. Io cerco di calmarlo, di ricordargli quanto vale come essere umano, al di là dei trofei.”

Ma Jelena sottolinea anche la straordinaria capacità di Novak di trasformare la sofferenza in motivazione. “È proprio nei momenti più bui che tira fuori la sua forza. Medita, si concentra sul respiro, cerca connessione con qualcosa di più grande. Non gioca solo per vincere: gioca per ispirare.”

Questa testimonianza toccante ci ricorda che, dietro ogni campione, c’è una persona con emozioni, fragilità e un percorso personale complesso. Jelena conclude: “Novak è un guerriero, ma anche un uomo con un cuore grande. E io sono orgogliosa di stargli accanto, ogni giorno.”

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