30 MINUTI FA: Dopo aver vinto la sua prima partita a Wimbledon, padre Jannik Sinner è rimasto senza parole mentre guardava il figlio vincere: “Giocava a tennis con la mia vecchia racchetta di legno”. Subito dopo, Jannik Sinner ha risposto con 5 parole toccanti, facendo sì che il pubblico non riuscisse a trattenere le lacrime.

È stata una delle scene più toccanti dell’edizione 2025 di Wimbledon. Dopo aver vinto con autorità il suo primo match nel torneo, Jannik Sinner non ha conquistato solo il punteggio, ma anche i cuori di migliaia di tifosi. Ma ciò che ha davvero emozionato tutti non è stato solo il suo gioco impeccabile, bensì il momento tenero e profondo che ha condiviso con suo padre subito dopo il match.

Appena terminata la partita, le telecamere hanno inquadrato il padre di Jannik, Johann Sinner, visibilmente commosso in tribuna. Con gli occhi lucidi, ha pronunciato una frase che ha fatto il giro del mondo:
“Giocava a tennis con la mia vecchia racchetta di legno.”

Quelle parole semplici, ma cariche di storia, hanno evocato immagini di un bambino delle montagne del Sud Tirolo, che colpiva le prime palline con una racchetta consumata dal tempo, sotto lo sguardo amorevole del padre. Oggi, quel bambino è diventato uno dei protagonisti del tennis mondiale, ma non ha mai dimenticato da dove è partito.

Quando i giornalisti, pochi minuti dopo, hanno chiesto a Jannik un commento su ciò che il padre aveva detto, il campione italiano si è fermato un istante, ha sorriso con discrezione e ha pronunciato solo cinque parole, in italiano:
“Papà, tutto questo è tuo.”

Il pubblico è scoppiato in un applauso spontaneo. Sulle tribune, molti hanno trattenuto a fatica le lacrime. I social sono esplosi con messaggi pieni di emozione, definendo il momento come “il più bello di Wimbledon finora”. In pochi secondi, la freddezza dell’erba inglese è stata riscaldata dal calore di un legame padre-figlio che trascende il successo sportivo.

Jannik Sinner, nonostante la giovane età, si è sempre contraddistinto per la sua umiltà, il rispetto per la famiglia e le sue radici. Questo momento lo conferma ancora una volta come non solo un grande atleta, ma anche una persona profondamente autentica.

Ora, con lo sguardo già rivolto al secondo turno, Sinner ha dichiarato:
“Ogni volta che entro in campo, porto con me tutto ciò che i miei genitori hanno fatto per me.”

In un Wimbledon pieno di tensioni e colpi di scena, questa scena umana, semplice ma vera, ha ricordato a tutti che, al di là dei titoli e dei trofei, il tennis è anche una questione di amore, sacrificio e gratitudine.

E chissà: magari, se Sinner arriverà in finale, quella vecchia racchetta di legno troverà un posto speciale sul palco più prestigioso del tennis mondiale.

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