Lewis Hamilton e il mistero del Bahrain: il presidente della FIA rompe il silenzio e svela problemi mai rivelati prima!

La stagione di Formula 1 è iniziata con emozioni forti e colpi di scena, ma uno dei momenti più discussi del Gran Premio del Bahrain è stato, senza dubbio, il rendimento sottotono di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, noto per le sue prestazioni costanti e il suo spirito combattivo, ha faticato più del previsto sul circuito di Sakhir, lasciando i tifosi e gli esperti del settore con molte domande. Adesso, a gettare nuova luce sull’intera vicenda, è intervenuto direttamente il presidente della FIA, con dichiarazioni che hanno lasciato il paddock e il mondo degli appassionati senza parole.

Fino ad ora, la versione ufficiale del team Mercedes parlava genericamente di “problemi di bilanciamento” e “difficoltà con il grip”. Tuttavia, secondo quanto rivelato dal presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, la situazione sarebbe stata molto più complessa di quanto immaginato. In un’intervista esclusiva rilasciata alla stampa italiana, il presidente ha affermato: “C’erano diverse criticità tecniche e operative che hanno influito sulla performance di Hamilton. Alcune di queste non erano note al pubblico, e in parte nemmeno completamente al team durante il weekend.”

Tra i problemi citati dal presidente ci sarebbe un’anomalia al sistema ERS (Energy Recovery System), che ha ridotto l’efficienza dell’ibrido durante la fase di accelerazione in uscita dalle curve. “Questo tipo di malfunzionamento può sembrare minimo, ma in un contesto altamente competitivo come la F1, ogni decimo di secondo è cruciale”, ha spiegato Ben Sulayem. Il team Mercedes avrebbe notato i segnali solo durante le qualifiche, ma non sarebbe riuscito a risolvere completamente la questione per la gara.
Un altro punto critico riguarda la gestione delle gomme. A quanto pare, la Mercedes avrebbe ricevuto un set di pneumatici leggermente difettoso da parte del fornitore, situazione che ha costretto Hamilton a modificare la sua strategia di gara in corsa, influendo direttamente sul suo passo. Questo dettaglio non era mai emerso prima d’ora e solleva nuovi interrogativi sulla qualità del controllo tecnico pre-gara.
“Non si tratta di cercare scuse per Hamilton,” ha puntualizzato il presidente. “Ma è importante comprendere che quando un pilota del suo calibro fatica così tanto, spesso dietro c’è più di una semplice mancanza di velocità.”
A tutto ciò si aggiungono anche tensioni interne al team. Fonti vicine al box Mercedes riferiscono che ci sarebbero state divergenze tra l’ingegnere di pista di Hamilton e parte del team tecnico riguardo al setup ideale per il tracciato di Sakhir. L’indecisione su quale direzione tecnica prendere avrebbe causato ritardi nella messa a punto della monoposto, privando Hamilton della fiducia necessaria per spingere al limite.
Nonostante tutto, Hamilton ha mantenuto un atteggiamento professionale nel post-gara, ringraziando il team e dichiarando che “ci sono ancora molte cose da migliorare, ma stiamo lavorando nella direzione giusta”. Tuttavia, le parole del presidente della FIA sembrano indicare che il campione britannico abbia affrontato una vera e propria “tempesta perfetta” tecnica e operativa, ben lontana dall’immagine serena mostrata pubblicamente.
Le reazioni nel paddock non si sono fatte attendere. Alcuni team principal, tra cui quello della Red Bull, hanno espresso sorpresa per il fatto che tali problematiche non siano state comunicate ufficialmente durante il weekend. Altri, come Andrea Stella della McLaren, hanno sottolineato come “in Formula 1, ogni piccolo problema può diventare enorme se non identificato in tempo”.
In molti si chiedono ora se la FIA intenda avviare un’indagine tecnica per comprendere meglio cosa sia successo e prevenire che simili episodi si ripetano in futuro. Per ora, non ci sono comunicazioni ufficiali in tal senso, ma è evidente che l’uscita del presidente rappresenta una volontà di trasparenza e di supporto al corretto svolgimento del campionato.
Intanto, Hamilton è già proiettato verso il prossimo Gran Premio, consapevole che ogni punto è fondamentale nella lunga corsa al titolo. I fan, però, restano in attesa: dopo queste rivelazioni, la curiosità è ancora più alta e tutti vogliono vedere se il campione saprà rispondere come ha fatto tante volte nella sua leggendaria carriera – con una vittoria clamorosa e silenziosa.
Il mistero del Bahrain potrebbe essere stato svelato, ma la stagione è ancora lunga, e la battaglia è solo all’inizio.