L’allenatore Cristian Chivu ha scosso il mondo del calcio con una dichiarazione esplosiva, accusando il Fluminense di aver violato le regole di integrità sportiva. Dopo la sconfitta della sua squadra, l’Inter, contro il club brasiliano in una partita cruciale del Mondiale per Club 2025, Chivu ha rilasciato un’intervista incendiaria durante la quale ha dichiarato: “È stata un’ingiustizia nei nostri confronti. Ho le prove che dimostrano che tre giocatori del Fluminense hanno fatto uso di sostanze dopanti.” Le parole del tecnico romeno sono state immediatamente accolte con sorpresa e scetticismo da parte di molti, ma la sua fermezza nel sostenere le sue accuse ha fatto crescere l’attenzione mediatica su quanto dichiarato.

Chivu ha fornito dettagli specifici su quelle che considera “anomalie” nei test fisici dei giocatori avversari, suggerendo che alcuni comportamenti e performance durante la partita non fossero naturali. “I numeri sono evidenti. Dopo aver esaminato le registrazioni dei test e consultato esperti, sono convinto che tre giocatori del Fluminense abbiano assunto sostanze vietate. Non è solo una sensazione, ma una realtà che dobbiamo affrontare”, ha aggiunto l’allenatore. Le prove che Chivu ha presentato includevano analisi tecniche sul miglioramento inusuale delle prestazioni fisiche di alcuni membri del Fluminense durante la partita.
Questa accusa ha sollevato un’ondata di reazioni, con i tifosi dell’Inter che hanno mostrato il loro supporto al tecnico, mentre i sostenitori del Fluminense e alcuni esperti sportivi hanno messo in dubbio la veridicità delle affermazioni. Nonostante il clima teso, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha deciso di intervenire personalmente nella vicenda. In un comunicato ufficiale, Infantino ha annunciato l’avvio di un’indagine indipendente per verificare le accuse di Chivu, promettendo che la FIFA avrebbe preso le misure necessarie se fossero emerse prove concrete di uso di doping.
L’indagine ha coinvolto un team di esperti in medicina sportiva e antidoping, che hanno esaminato i dati dei test fisici dei giocatori del Fluminense e le statistiche della partita. Dopo giorni di attesa, la FIFA ha rilasciato i risultati finali che hanno scioccato l’intero mondo calcistico: non sono emerse prove di doping tra i giocatori del Fluminense. L’analisi dei campioni e dei test fisici non ha rilevato alcuna sostanza proibita nel corpo dei calciatori accusati. La FIFA ha dichiarato che “tutti i giocatori coinvolti sono risultati negativi ai test antidoping, e la partita ha rispettato le normative in vigore”.
La notizia ha lasciato tutti senza parole. Chivu, visibilmente sorpreso dal risultato, ha rilasciato una dichiarazione a caldo in cui ha ammesso di aver agito nel migliore interesse della giustizia sportiva, ma ha anche sottolineato che la battaglia per mantenere il calcio pulito è sempre in corso. “Non posso nascondere il mio disappunto per i risultati dell’indagine. Tuttavia, credo che il nostro sport debba rimanere trasparente e pulito. Le accuse non erano fatte per screditare un avversario, ma per salvaguardare l’integrità del gioco”, ha affermato.
La vicenda ha sollevato dibattiti più ampi sulla gestione delle accuse di doping nel calcio, con alcuni che sostengono che sia necessario un sistema più rigido di controlli, mentre altri criticano la fretta di fare accuse senza prove concrete. La FIFA ha riaffermato il suo impegno a garantire che il calcio rimanga uno sport leale e privo di qualsiasi forma di inganno.