Il 9 maggio 2025, la FIA annunciò una scoperta sensazionale in seguito a un’indagine approfondita sul progetto dei freni posteriori della McLaren, avviata da Christian Horner della Red Bull, che confermò che la McLaren aveva utilizzato un metodo illegale per monitorare la temperatura degli pneumatici posteriori. La rivelazione, incentrata su un sistema segreto di raffreddamento ad acqua nei tamburi dei freni della MCL39, ha scosso la Formula 1, gettando un’ombra sulla stagione dominante della McLaren nel 2025 e scatenando un acceso dibattito su etica, innovazione e applicazione delle normative in questo sport.
La supremazia della McLaren a inizio stagione, con cinque vittorie in sei gare, tra cui una doppietta al Gran Premio di Miami, ha attirato l’attenzione per la sua eccezionale gestione degli pneumatici. I rivali, in particolare la Red Bull, hanno sottolineato la capacità della McLaren di mantenere gli pneumatici Pirelli in intervalli di temperatura ottimali, in particolare in condizioni calde come in Bahrain e Miami, dove Oscar Piastri e Lando Norris hanno superato i rivali di oltre 30 secondi. Horner, direttore del team Red Bull, ha alimentato i sospetti, sostenendo che la McLaren avrebbe utilizzato acqua per raffreddare gli pneumatici, una pratica vietata dai regolamenti tecnici della F1. Auto Motor UND Sport ha segnalato l’utilizzo da parte di Red Bull di telecamere termografiche, che hanno rivelato “punti blu” insolitamente freddi sui tamburi dei freni posteriori della McLaren, in contrasto con le tonalità arancioni e rosse delle configurazioni degli altri team, il che suggerisce un meccanismo di raffreddamento innaturale.

L’indagine della FIA, intensificata dopo Miami, ha scoperto un sofisticato sistema nei condotti dei freni della McLaren che iniettava minuscole quantità d’acqua per regolare la temperatura degli pneumatici. Secondo planetf1.com, questo sistema sfruttava una scappatoia incanalando l’acqua attraverso i pozzi di raffreddamento dei freni, raffreddando indirettamente i cerchi e gli pneumatici senza iniettarla direttamente nella gomma Pirelli, un metodo precedentemente vietato. L’ispezione della FIA successiva a Miami, dettagliata in base alla gara, ha confermato la presenza di questo meccanismo illegale, portando a una sentenza formale secondo cui il progetto della McLaren violava l’articolo 3.13 del regolamento tecnico, che vieta qualsiasi raffreddamento liquido degli pneumatici.

Il Team Principal della McLaren, Andrea Stella, ha inizialmente difeso l’ingegneria del team e ne ha elogiato la “padronanza dell’arte oscura” della gestione degli pneumatici in un’intervista rilasciata a Motorsport.com il 7 maggio. Il CEO Zak Brown ha respinto con umorismo le accuse precedenti, sorseggiando da una bottiglia di “acqua per pneumatici” durante Miami e sfidando i rivali a protestare. Tuttavia, le conclusioni della FIA contraddicevano le affermazioni di conformità della McLaren, rivelando che il team aveva deliberatamente operato in una zona grigia dal punto di vista normativo. L’organo di governo ha emesso una direttiva che impone alla McLaren di smantellare il sistema prima del Gran Premio dell’Emilia Romagna, con possibili multe, tra cui decurtazioni di punti, attualmente in fase di revisione.
Le ricadute hanno polarizzato il paddock. Horner, parlando con ESPN il 7 maggio, non si è spinto fino ad accusare la McLaren di aver frodato apertamente, ma ha sottolineato che i team leader saranno sottoposti a un esame approfondito, citando le battaglie della stessa Red Bull contro le accuse nel 2024. Toto Wolff della Mercedes, in un’intervista del 6 maggio a F1-Fansite.com, aveva precedentemente difeso la McLaren, affermando che il loro vantaggio era “completamente legittimo”. Wolff, dopo la sentenza, ha riconosciuto la necessità per i rivali di “uscire dall’ombra” della McLaren, ma il verdetto della FIA ha cambiato opinione. I post su X, come quello pubblicato il 3 maggio da @BrakeBoosted in merito alle prove fornite dalle immagini termiche della Red Bull, riflettono l’indignazione dei tifosi: alcuni hanno definito le azioni della McLaren “una vergogna”, mentre altri sostengono che si tratti di “ingegneria intelligente” violata dalle regole.
Le implicazioni dello scandalo si estendono oltre la McLaren. Secondo una fonte sportiva, la Red Bull, in svantaggio di 105 punti nel campionato costruttori, potrebbe vincere se venissero imposte delle multe, anche se Horner ha negato di aver sollecitato proteste. La FIA è sotto pressione per inasprire i regolamenti, e Mario Isola della Pirelli ha sottolineato, il 3 novembre 2024, tramite Planetf1.com, che individuare tali trucchi è difficile a causa della loro sottigliezza. La controversia mette anche in luce la natura spietata della F1, dove l’innovazione spesso contrasta con la legalità, come dimostrano le vicende del regolatore Bib della Red Bull del 2024 e delle mini-ali DRS della McLaren, entrambe chiarite dalla FIA.
Il dominio della McLaren, guidata da Piastri e Norris, è ora in bilico. Il vantaggio di 77 punti del team nella classifica costruttori e il vantaggio di Piastri nei piloti potrebbero essere messi a repentaglio se venissero applicate penalità retroattive. Rivali come Ferrari e Mercedes stanno gareggiando per replicare le tecniche legali di gestione degli pneumatici della McLaren in vista della revisione del 2026. Mentre il paddock si dirige verso Imola, la sentenza della FIA ha ridefinito la narrativa del 2025, smascherando l’illegale vantaggio della McLaren e riaccendendo i dibattiti su quanto i team possano spingere i limiti tecnici della F1.