Un silenzio irreale avvolgeva l’uscita laterale dell’Ospedale San Raffaele di Milano quando Jasmine Paolini è apparsa, visibilmente provata, accompagnata dalla madre. I pochi presenti, ignari di quanto stesse accadendo, hanno subito capito che qualcosa non andava. La tennista italiana, reduce da una stagione sportiva difficile, si è lasciata andare in un pianto disperato tra le braccia della madre, sussurrandole cinque parole che, secondo i testimoni, “avrebbero spezzato il cuore di chiunque.”

Il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno della consacrazione definitiva per Jasmine Paolini. Dopo l’exploit del 2024, culminato con una straordinaria finale al Roland Garros, le aspettative nei suoi confronti erano altissime. Tuttavia, la pressione mediatica, i problemi fisici e una serie di eliminazioni precoci nei tornei più importanti hanno trasformato quella che doveva essere una stagione trionfale in una spirale discendente.

Fonti vicine alla squadra della tennista raccontano di crisi d’ansia, difficoltà nel riprendere il ritmo mentale e una crescente frustrazione. “Non si sentiva più se stessa in campo”, ha riferito un membro dello staff tecnico. “Le sue giornate erano piene di silenzi, allenamenti interrotti e una sensazione costante di smarrimento.”

Secondo quanto trapelato, dopo alcuni episodi preoccupanti avvenuti durante l’ultimo torneo a Stoccarda, Paolini è stata accompagnata d’urgenza in ospedale per accertamenti. Gli specialisti avrebbero diagnosticato un “grave trauma psicologico da stress sportivo acuto”, una condizione sempre più frequente tra gli atleti di alto livello, ma ancora troppo spesso sottovalutata.

Il medico che ha seguito il suo caso ha rilasciato una breve dichiarazione: “Jasmine ha bisogno di tempo, silenzio e sostegno. Il suo corpo è sano, ma la mente ha chiesto aiuto. È un segnale importante, che nessuno deve ignorare.”

Una fonte vicina alla famiglia ha rivelato che, appena uscita dall’ospedale, Paolini si è abbandonata tra le braccia della madre e ha sussurrato:
“Non so più chi sono.”

Parole semplici ma devastanti, che raccontano più di qualsiasi comunicato stampa. La madre, colpita profondamente, ha scelto di condividere la propria preoccupazione pubblicando un post su Instagram, accompagnato da una foto in bianco e nero che ritrae Jasmine da bambina, con la didascalia:
“Anche i cuori forti a volte si rompono. Aiutatela ad ascoltarsi, non solo a vincere.”

Il post ha raccolto centinaia di migliaia di like in poche ore, e i fan si sono subito mobilitati con messaggi di sostegno e amore. “Sei una guerriera, Jasmine”, “La tua salute viene prima di tutto”, “Ci hai fatto sognare, ora sogna tu la tua pace”: sono solo alcuni dei commenti apparsi.

La notizia della crisi di Jasmine ha fatto il giro degli spogliatoi dei tornei internazionali. Tanti colleghi, tra cui Aryna Sabalenka, Ons Jabeur e persino Rafael Nadal, hanno espresso il loro supporto. “Il tennis è uno sport crudele, e spesso dimentichiamo che dietro ogni atleta c’è una persona fragile”, ha dichiarato Nadal ai microfoni di Eurosport.

Secondo indiscrezioni non confermate, anche la WTA starebbe valutando un protocollo di sostegno psicologico più strutturato per le giocatrici che affrontano periodi di crisi.

Nonostante il momento buio, alcune voci vicine a Jasmine Paolini affermano che non ha ancora deciso di fermarsi del tutto. C’è chi parla di una lunga pausa dai campi, chi invece di un possibile ritorno già nel 2026, magari con una nuova squadra e una visione diversa della carriera.

Il coach storico, che ha preferito restare anonimo, ha affermato: “Conosco Jasmine. Ha bisogno di ritrovare sé stessa, ma tornerà. E lo farà con il fuoco negli occhi.”

Il tennis italiano si stringe attorno alla sua stella, in attesa che le nubi si diradino. Per ora, Jasmine Paolini ha bisogno di tempo, spazio e amore. E se è vero che la forza si misura nella capacità di rialzarsi, c’è da scommettere che la sua prossima vittoria non sarà su un campo da tennis, ma dentro di sé.