“È inutile in campo, tutta l’Italia dovrebbe vergognarsi di avere una giocatrice come lei nella sua storia…” Anastasia Sevastova ha improvvisamente attaccato e insultato Jasmine Paolini poco prima del China Open, scatenando il caos dietro le quinte con fischi e applausi. La Sevastova non si è fermata qui: ha anche riscaldato l’atmosfera criticando e insultando la famiglia della Paolini. I tifosi credevano che stesse usando trucchi psicologici per distrarre la Paolini e prendere il controllo della partita. Ma poco dopo, la Paolini ha sbalordito tutti con una risposta di 12 parole che ha costretto la Sevastova a chinare il capo in silenzio…

Pechino, 27 settembre 2025 – Alla vigilia del match di secondo turno del China Open 2025, il torneo femminile più atteso di fine stagione, si è consumato un episodio destinato a far discutere a lungo. Protagoniste: l’azzurra Jasmine Paolini, numero 8 del ranking WTA, e la lettone Anastasija Sevastova, rientrata da poco nel circuito.

L’ATTACCO A SORPRESA

Durante un incontro con i media organizzato nel villaggio giocatori, Sevastova ha improvvisamente abbandonato i toni diplomatici per lanciare un attacco frontale contro la collega italiana:
“Paolini è inutile in campo, non rappresenta il vero tennis. Tutta l’Italia dovrebbe vergognarsi di avere una giocatrice come lei nella sua storia.”

Le parole hanno immediatamente gelato la sala stampa. Ma non è finita lì: la lettone, visibilmente nervosa, ha rincarato la dose con riferimenti alla famiglia di Jasmine, parlando di “radici fragili” e di una “mentalità non adatta al tennis di vertice”.

CAOS DIETRO LE QUINTE

Takeaways: Paolini reaches Wimbledon semifinals, makes Italian history

Le dichiarazioni hanno scatenato un misto di fischi e applausi tra il pubblico presente, con alcuni tifosi italiani indignati e altri che, increduli, hanno pensato a una strategia studiata per destabilizzare la rivale. Molti hanno interpretato l’uscita di Sevastova come un tentativo di utilizzare trucchi psicologici, nella speranza di entrare nella testa della Paolini e prendere il controllo della partita ancor prima di scendere in campo.

I social, nel frattempo, sono esplosi: migliaia di commenti su X e Instagram hanno difeso Jasmine, definendo l’attacco “vergognoso”, mentre altri hanno accusato Sevastova di cercare visibilità con provocazioni gratuite.

LA RISPOSTA DI JASMINE

La tensione sembrava alle stelle quando Paolini, poche ore più tardi, ha incontrato i giornalisti. In molti si aspettavano un discorso lungo e polemico. Invece, con un sorriso appena accennato e lo sguardo calmo, la campionessa azzurra ha pronunciato soltanto 12 parole:
“Il rispetto non si chiede urlando, si guadagna lottando punto dopo punto.”

Un silenzio pesante è calato nella sala. Persino Sevastova, presente a pochi metri, ha abbassato il capo senza replicare, sorpresa dalla freddezza e dalla forza di quelle parole.

REAZIONI NEL CIRCUITO

Jasmine Paolini becomes first Italian woman to reach semifinals of  Wimbledon in Open Era

Il gesto di Paolini ha rapidamente raccolto ammirazione. Aryna Sabalenka ha commentato su Instagram: “Che risposta! Questo è il modo giusto per affrontare chi ti manca di rispetto.” Anche la leggenda italiana Francesca Schiavone ha scritto un post commosso: “Jasmine ha dimostrato che la vera forza non è gridare, ma restare sé stessi.”

Molti analisti hanno sottolineato come questa vicenda potrebbe persino trasformarsi in una spinta positiva per Paolini, che da tempo ha imparato a gestire la pressione con calma e maturità.

IL MATCH PIÙ ATTESO

L’incontro tra Paolini e Sevastova, che fino a poche ore prima era considerato solo un normale secondo turno, è ora diventato una sorta di “partita della verità”. L’atmosfera nello stadio di Pechino promette di essere elettrica, con il pubblico diviso tra curiosità e tensione.

Una cosa è certa: qualsiasi sarà il risultato, la sfida ha già scritto una pagina particolare della stagione WTA. E quelle dodici parole resteranno come un manifesto del carattere di Jasmine Paolini, capace di trasformare un insulto in una lezione di stile e dignità.

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