Il tennis mondiale ha vissuto uno dei momenti più controversi e drammatici della stagione durante la semifinale degli US Open, quando Félix Auger-Aliassime ha perso il controllo subito dopo la sconfitta contro Jannik Sinner. In un Arthur Ashe Stadium gremito, il canadese non ha retto alla pressione e si è lasciato andare a una reazione furiosa che ha scosso il pubblico e messo in difficoltà gli organizzatori del torneo.

Subito dopo il match point che ha consegnato a Sinner l’accesso alla finale, Auger-Aliassime ha lanciato un urlo disperato: «Questo maledetto tempo mi sta facendo incazzare così tanto, sto perdendo la concentrazione!». Le sue parole, pronunciate a gran voce, hanno risuonato nell’intero stadio. In un gesto di rabbia, il canadese ha colpito violentemente il terreno con la racchetta fino a romperla in mille pezzi, sotto lo sguardo incredulo di migliaia di spettatori.
Ma non si è fermato lì. Ancora infuriato, Aliassime si è diretto verso il centro del campo e ha chiesto apertamente all’arbitro di annullare la partita. Secondo lui, il caldo soffocante e l’umidità elevata di New York gli avrebbero impedito di esprimere il proprio miglior tennis, concedendo così a Sinner un vantaggio ingiusto. «Non è stato un match equo – ha gridato – il clima mi ha tolto energie, mentre lui è stato solo fortunato.»
Il pubblico è rimasto senza parole. Una parte ha iniziato a fischiare il canadese, considerato fuori controllo, mentre un’altra parte ha mostrato comprensione per le difficoltà legate alle condizioni climatiche estreme che hanno caratterizzato la giornata. L’atmosfera nello stadio è diventata rapidamente incandescente, con mormorii e urla che rendevano l’ambiente quasi ingestibile.
Gli organizzatori, visibilmente preoccupati, hanno seguito la scena con attenzione, pronti a intervenire nel caso la situazione degenerasse ulteriormente. Per un momento si è temuto che la tensione potesse trasformarsi in una vera e propria rissa, alimentata anche dai sostenitori più accesi di entrambi i giocatori.
In mezzo a questo caos, Jannik Sinner è rimasto sorprendentemente calmo. Il tennista italiano, protagonista di una prestazione solida e determinata, si è limitato a fissare il suo avversario con un sorriso gelido, quasi a voler dimostrare che nulla poteva scuoterlo. La sua freddezza ha accentuato ancora di più la frustrazione di Aliassime, che sembrava incapace di accettare l’esito dell’incontro.
L’arbitro, dopo qualche istante di esitazione, ha preso finalmente la parola. In tono deciso ha ribadito che il risultato non poteva essere messo in discussione e che la vittoria di Sinner era valida a tutti gli effetti. Quelle parole hanno fatto calare il silenzio nello stadio. Aliassime, visibilmente scosso, ha raccolto le sue cose ed è uscito dal campo sotto una pioggia di fischi e applausi misti.
Per Sinner, invece, si tratta di una vittoria che va oltre il tennis giocato: il giovane campione ha dimostrato di avere non solo talento, ma anche una tenuta mentale straordinaria, capace di resistere a pressioni emotive e situazioni impreviste. Per Aliassime, al contrario, questo episodio rappresenta un duro colpo d’immagine che potrebbe pesare sul prosieguo della sua carriera.
Una cosa è certa: questa semifinale resterà negli annali non solo per la qualità del gioco, ma soprattutto per l’esplosione emotiva che ha trasformato un match di tennis in un vero dramma sportivo.