Nel Gran Premio di Miami, Lewis Hamilton ha scatenato un attacco furioso contro la Ferrari, accusandola di aver preso “scelte scandalose” durante la gara. Le dichiarazioni del sette volte campione del mondo hanno subito attirato l’attenzione di tutti nel mondo della Formula 1, alimentando ulteriori polemiche riguardo alle strategie della Scuderia Ferrari.

Hamilton, che corre per la Mercedes, ha sempre avuto un rapporto di rivalità con Ferrari, ma le sue accuse sono state particolarmente pesanti e dirette. Durante una conferenza stampa dopo la gara, il britannico non ha risparmiato critiche nei confronti della squadra italiana, sostenendo che alcune delle decisioni strategiche prese durante la gara fossero “incomprensibili” e “non professionali”. La Ferrari, infatti, ha adottato scelte tattiche che, secondo Hamilton, hanno messo a rischio le loro possibilità di ottenere un buon risultato in una delle gare più importanti della stagione.

In particolare, il focus delle critiche di Hamilton si è concentrato sulla gestione delle soste ai box. La Ferrari ha deciso di chiamare i suoi piloti ai pit stop in momenti cruciali della gara, ma queste scelte non hanno portato ai risultati sperati. Hamilton ha fatto riferimento a una manovra di pit stop che è stata “troppo lenta” e ha messo i piloti Ferrari in una posizione svantaggiosa, facendoli perdere tempo prezioso. “Non posso capire come possano prendere certe decisioni durante una gara di Formula 1, soprattutto in un Gran Premio come questo”, ha dichiarato Hamilton con tono infastidito.

Le dichiarazioni di Hamilton hanno immediatamente sollevato un’ondata di discussioni tra i fan e gli esperti di Formula 1. Molti tifosi della Ferrari hanno reagito difendendo la loro squadra, affermando che la strategia adottata durante la gara era stata influenzata da fattori esterni come le condizioni meteorologiche mutevoli e le difficoltà impreviste che si sono verificate durante il weekend. Tuttavia, altri hanno concordato con Hamilton, sottolineando che la Ferrari ha commesso errori evidenti che hanno compromesso la gara dei suoi piloti.
La Ferrari, dal canto suo, non ha tardato a rispondere alle critiche. Il team principal Mattia Binotto ha dichiarato che la squadra è consapevole degli errori commessi e che si sta lavorando per migliorare la gestione strategica nelle prossime gare. “Abbiamo analizzato le nostre decisioni e siamo determinati a correggere gli errori. La competizione è dura, ma siamo qui per imparare e crescere”, ha dichiarato Binotto, cercando di minimizzare l’impatto delle critiche di Hamilton e concentrandosi sul futuro.
Nonostante ciò, l’attacco di Hamilton ha scatenato una serie di reazioni anche all’interno del paddock. Alcuni piloti hanno appoggiato le sue parole, dicendo che la Ferrari deve affrontare le sue difficoltà strategiche se vuole tornare a competere ai massimi livelli. Altri, invece, hanno suggerito che Hamilton stesse cercando di distogliere l’attenzione dai propri problemi di prestazioni, poiché anche la Mercedes ha avuto delle difficoltà in questa stagione.
Una cosa è certa: il Gran Premio di Miami ha segnato un nuovo capitolo nella storica rivalità tra Hamilton e Ferrari. Le accuse di “scelte scandalose” hanno acceso una nuova scintilla tra i due, facendo crescere ulteriormente le tensioni in vista dei prossimi appuntamenti della stagione. La Formula 1, come sempre, è una corsa di nervi e di strategia, e ogni decisione presa durante la gara può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Nel frattempo, Hamilton, pur essendo frustrato, ha riconosciuto che la sua Mercedes non è ancora al livello delle migliori squadre, ma ha ribadito il suo impegno a migliorare. “Siamo una squadra forte, ma dobbiamo ancora lavorare duro. Non possiamo permetterci di commettere gli stessi errori che abbiamo visto oggi”, ha dichiarato Hamilton, mantenendo alta la guardia sulla sua squadra.
Mentre Ferrari e Mercedes si preparano per le prossime gare, le polemiche di Miami continuano a dominare la discussione. Le critiche di Hamilton hanno messo la Ferrari sotto i riflettori, ma la Scuderia dovrà rispondere in pista con prestazioni migliori e scelte strategiche più intelligenti, se vuole chiudere definitivamente il capitolo degli errori e tornare a lottare per la vittoria. La stagione è ancora lunga, ma la pressione aumenta ogni giorno.