“VIVE SOLO DELLA GLORIA DEGLI ALTRI.” Giovanni Di Lorenzo ha insultato apertamente Alessandro Bastoni nel tunnel dello Stadio Giuseppe Meazza (San Siro) subito dopo il big match di Serie A tra Napoli e Inter Milan. Il gesto arrogante e provocatorio ha spinto Bastoni a presentare un reclamo urgente alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), chiedendo la sospensione a vita di Di Lorenzo dalla Nazionale Italiana. Di fronte all’ondata di indignazione, il commissario tecnico Gennaro Gattuso è stato costretto a rilasciare una dichiarazione ufficiale nella notte, alimentando i timori di una profonda frattura interna agli Azzurri, la squadra reduce da un periodo difficile dopo Euro 2024.

Lo scontro tra Napoli e Inter Milan allo stadio Giuseppe Meazza (San Siro) non si è concluso al triplice fischio dell’arbitro. Pochi minuti dopo la partita, che ha visto l’Inter imporsi con un risultato netto e consolidare la propria posizione ai vertici della Serie A, un episodio fuori dal campo ha acceso un incendio mediatico che rischia di travolgere la Nazionale Italiana.

Secondo quanto riportato da più fonti vicine alle due squadre, Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli e simbolo della Nazionale, avrebbe rivolto parole pesanti nei confronti di Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter e compagno di squadra in azzurro. La frase incriminata, “Vive solo della gloria degli altri”, sarebbe stata pronunciata nel tunnel degli spogliatoi, davanti a diversi testimoni, in un clima di forte tensione e nervosismo.

L’episodio avrebbe immediatamente provocato la reazione furiosa di Bastoni, che – secondo indiscrezioni confermate da ambienti vicini all’Inter – avrebbe presentato un reclamo formale alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), chiedendo l’apertura di un’indagine disciplinare e addirittura la sospensione di Di Lorenzo dalla Nazionale. Una richiesta che, pur apparendo estrema, riflette il livello di malessere e divisione che si respira attualmente nel gruppo azzurro, già messo alla prova dalle delusioni seguite a EURO 2024.

La FIGC, colta di sorpresa dalla gravità della denuncia, ha convocato una riunione d’emergenza nella serata di domenica per valutare i fatti. Presenti alla riunione il presidente federale, i dirigenti del settore tecnico e il commissario tecnico Gennaro Gattuso, che ha dovuto intervenire personalmente per cercare di placare le tensioni. Secondo fonti interne, Gattuso avrebbe espresso “profonda amarezza” per quanto accaduto e avrebbe ricordato ai giocatori “l’onore e la responsabilità di indossare la maglia azzurra”.

La vicenda è esplosa sui media e sui social network, dividendo i tifosi. Alcuni hanno difeso Di Lorenzo, sottolineando il suo ruolo di leader e il momento difficile che il Napoli sta attraversando in campionato. Altri, invece, hanno criticato duramente il suo comportamento, giudicandolo “indegno di un capitano della Nazionale”. Bastoni, da parte sua, avrebbe preferito non rilasciare dichiarazioni pubbliche, limitandosi a commentare privatamente con alcuni compagni che “certi limiti non si superano, nemmeno tra rivali di club”.

Fonti vicine allo spogliatoio della Nazionale parlano di un clima teso e frammentato, aggravato dalle recenti difficoltà sul piano sportivo. Dopo l’eliminazione precoce a EURO 2024, la squadra azzurra ha faticato a ritrovare coesione e motivazione, e il nuovo corso tecnico di Gattuso non è ancora riuscito a ricostruire completamente lo spirito di gruppo che aveva caratterizzato l’Italia campione d’Europa nel 2021.

Il tecnico calabrese, noto per la sua disciplina e il suo approccio diretto, dovrà ora gestire una situazione esplosiva. Fonti interne alla FIGC lasciano intendere che Gattuso non escluda provvedimenti esemplari, “anche dolorosi ma necessari per ristabilire il rispetto reciproco”. L’allenatore avrebbe già programmato un incontro faccia a faccia con entrambi i giocatori nei prossimi giorni, con l’obiettivo di chiarire definitivamente la vicenda prima delle prossime convocazioni internazionali.

Nel frattempo, l’episodio getta un’ombra pesante non solo sul futuro immediato della Nazionale, ma anche sull’immagine del calcio italiano, già scosso da polemiche e risultati altalenanti. Gli osservatori più critici sottolineano come l’incapacità di separare rivalità di club e impegni internazionali stia diventando un problema strutturale per l’Italia.

In attesa delle conclusioni ufficiali dell’indagine federale, la sensazione diffusa è che questa vicenda segnerà un punto di svolta nei rapporti interni del gruppo azzurro. Che la frase di Di Lorenzo sia stata pronunciata in un momento di frustrazione o di rabbia, resta il fatto che le sue parole hanno aperto una ferita difficile da rimarginare. E, come spesso accade nel calcio italiano, ciò che accade lontano dal campo rischia di pesare più delle prestazioni sul terreno di gioco.

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