Prima di tornare a Milano per unirsi al ritiro con l’Inter, l’attaccante Davide Frattesi ha deciso di fare qualcosa di completamente diverso da ciò che la maggior parte dei calciatori fa nei pochi giorni liberi: ha scelto di dedicare il suo tempo e il suo cuore alla beneficenza. Nessuna telecamera, nessuna conferenza stampa, solo lui, il suo sorriso sincero e una voglia profonda di restituire un po’ di fortuna a chi ne ha meno. Nella periferia di Roma, dove è cresciuto e dove tutto per lui è cominciato, Frattesi è arrivato di prima mattina con alcune borse piene di regali, cibo e abiti per i bambini di un centro d’accoglienza locale. Ad accoglierlo c’erano volontari e famiglie che non potevano credere ai propri occhi vedendo un giocatore dell’Inter apparire così, senza alcun annuncio o clamore mediatico.

Il calciatore ha passato ore a parlare con i genitori, ad ascoltare le loro storie e, soprattutto, a giocare con i più piccoli. Si è messo a calciare un pallone con loro nel cortile polveroso del centro, ridendo, abbracciando i bambini e firmando magliette improvvisate fatte di carta e pennarelli. “Non serve molto per far sorridere qualcuno,” ha detto Frattesi con semplicità, “a volte basta esserci.” Quelle parole, pronunciate con una naturalezza disarmante, hanno colpito tutti i presenti. Non era il campione che parla davanti ai microfoni, ma il ragazzo che non ha dimenticato da dove viene
Durante la giornata, Frattesi ha anche contribuito economicamente al sostegno del centro, lasciando una donazione importante ma chiedendo espressamente che non venisse resa pubblica. “Non è una questione di immagine,” avrebbe confidato a uno dei volontari, “ma di coscienza. Voglio solo che questi bambini possano avere una possibilità in più.” Il gesto ha commosso profondamente tutto lo staff del centro, che ha descritto l’incontro come “una ventata di speranza e umiltà in un mondo che spesso dimentica i più fragili.”
Prima di andarsene, Frattesi ha promesso che sarebbe tornato a trovarli, magari portando anche alcuni compagni di squadra. Ha salutato ogni bambino con una carezza e una parola di incoraggiamento, poi è salito sulla macchina che lo avrebbe riportato alla stazione per rientrare a Milano, pronto a rituffarsi nella preparazione con l’Inter. Ma negli occhi di chi lo aveva incontrato quel giorno, non era solo un attaccante di Serie A, era un esempio, un ragazzo dal cuore grande che non si è mai dimenticato delle proprie radici
Il suo gesto, diventato virale dopo che un volontario ha condiviso una foto scattata di nascosto, ha suscitato migliaia di commenti di ammirazione sui social. “In un mondo pieno di apparenze, Frattesi mostra cosa significhi davvero avere valori,” ha scritto un tifoso. E un altro ha aggiunto: “Non segna solo in campo, ma anche nella vita.” Forse è proprio questo che distingue i grandi giocatori dai veri campioni — la capacità di lasciare un segno non solo nei tabellini, ma nei cuori delle persone
Ora Frattesi è tornato ad Appiano Gentile, pronto a dare tutto per l’Inter nella nuova stagione. Ma dentro di sé, probabilmente, porterà ancora l’eco delle risate di quei bambini, il calore dei loro abbracci e la consapevolezza che un semplice gesto può davvero cambiare una giornata, o forse una vita intera. E tu, al suo posto, cosa avresti fatto?