Il Gran Premio dell’Azerbaijan 2025 ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche che difficilmente si spegneranno presto. La Ferrari, che sperava di conquistare punti preziosi nella corsa al campionato costruttori, si è trovata nel mezzo di un caos interno dopo un episodio che ha coinvolto i suoi due piloti di punta: Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Tutto è iniziato a pochi giri dalla fine, quando il team ha ordinato ad Hamilton di restituire la posizione a Leclerc per rispettare la strategia di squadra. Ma il sette volte campione del mondo ha ignorato completamente le istruzioni del box, scatenando una tempesta che ha travolto il paddock.

Secondo quanto riportato dalle comunicazioni radio, Leclerc si trovava dietro Hamilton con un ritmo più veloce e con gomme più fresche. Il muretto rosso gli aveva chiesto di spingere per massimizzare i punti, ma Hamilton ha chiuso ogni tentativo di sorpasso, replicando via radio con tono secco: “Sto correndo la mia gara.” Il risultato? I due piloti hanno perso terreno prezioso su Verstappen e Norris, chiudendo rispettivamente in quinta e sesta posizione, con la Ferrari che ha perso punti fondamentali nel mondiale.

Subito dopo la gara, l’atmosfera nel box è diventata incandescente. Leclerc, visibilmente furioso, non ha nascosto la sua delusione davanti ai media: “Pensa solo a se stesso, distrugge lo spirito di squadra! Non è così che si lavora in Ferrari.” Parole forti, che hanno risuonato come una frustata in tutto il paddock. I fan del Cavallino, già esasperati dalle difficoltà della SF-25, hanno riversato la loro rabbia sui social, accusando Hamilton di egoismo e mancanza di rispetto verso il compagno di squadra.

Hamilton, inizialmente rimasto in silenzio, ha poi rotto il silenzio con una frase di sole cinque parole che ha acceso ulteriormente la polemica: “I race for myself, always.” (“Corro per me stesso, sempre.”) Una risposta fredda, diretta, che ha diviso il mondo della Formula 1. Per alcuni, è il manifesto di un campione che vive per la competizione e non per gli ordini di scuderia. Per altri, invece, è la dimostrazione di un ego smisurato, incompatibile con lo spirito di squadra che Ferrari ha sempre cercato di incarnare.
Sui social, la reazione è stata esplosiva. Alcuni tifosi hanno difeso Hamilton, ricordando che “i veri campioni non cedono mai,” mentre altri lo hanno accusato di mancare di umiltà e di aver messo il proprio orgoglio davanti al bene comune. “Ferrari non è mai stata un uomo solo contro il mondo,” ha scritto un tifoso su X. “Ma Hamilton sembra pensarla diversamente.”
Il team principal Frédéric Vasseur ha cercato di smorzare i toni parlando di “un malinteso strategico” e ha promesso di “discutere internamente la questione.” Tuttavia, le immagini dei due piloti che si ignorano completamente nel paddock raccontano una storia diversa. Leclerc, di solito diplomatico e sorridente, non ha rivolto una sola parola al compagno di squadra, mentre Hamilton ha lasciato il circuito senza partecipare alla consueta riunione tecnica post-gara.
Gli esperti di F1 hanno sottolineato che episodi del genere rischiano di minare profondamente la coesione del team, specialmente in una stagione in cui ogni punto conta. La Ferrari, già sotto pressione per prestazioni altalenanti, ora deve affrontare una nuova sfida: quella di gestire due personalità forti, due campioni con visioni opposte del significato di “squadra.”
Se l’obiettivo era riportare il titolo a Maranello, il clima di tensione attuale sembra allontanare quel sogno più che mai. Intanto, le cinque parole di Hamilton continuano a riecheggiare come una ferita aperta nel cuore della Ferrari: “I race for myself, always.” Una frase che potrebbe segnare un punto di non ritorno.