”NON È GIUSTO NEI MIEI CONFRONTI” Jannik Sinner È STATO ACCUSATO DI AVER ALTERNATO IL TEMPO DI VEGLIA TRA UN SERVIZIO E L’ALTRO. Fabian Marozsan, un giovane tennista ungherese, ha discusso con l’arbitro sull’accaduto, ma è stato espulso e multato di 1 milione di dollari per aver diffamato l’arbitro, il che gli è costato una squalifica di 3 mesi. Tuttavia, Sinner non ha parlato e ha compiuto solo un’azione durante la partita, lasciando i tifosi confusi ma anche felici quando ha vinto e si è qualificato per la finale.

La vicenda che ha scosso il torneo non riguarda un colpo spettacolare, né un punto mozzafiato. Questa volta la polemica nasce dal ritmo, dall’alternanza del tempo tra un servizio e l’altro. Secondo quanto riportato, Jannik Sinner avrebbe volutamente spezzato il flusso del match, rallentando o accelerando i secondi prima del servizio per destabilizzare il suo avversario. Fabian Marozsan, che non ha accettato questa dinamica, ha immediatamente protestato con l’arbitro di sedia, sostenendo che l’italiano stesse approfittando della situazione.

Il confronto è degenerato. Marozsan, sentendosi ignorato e non tutelato, ha alzato la voce, accusando l’arbitro di parzialità. Da lì alla parola “diffamazione” il passo è stato breve: il giudice ha deciso di espellerlo dal match e, in seguito, l’ATP ha annunciato una multa record di un milione di dollari insieme a una sospensione di tre mesi. Una punizione esemplare che ha sollevato un’ondata di discussioni tra appassionati e addetti ai lavori. Era davvero necessario arrivare a tanto?

Sinner, da parte sua, non ha commentato. Non ha né confermato né smentito le accuse. Si è limitato a mantenere la concentrazione, lasciando che fossero i colpi in campo a parlare per lui. L’unico gesto degno di nota è arrivato al termine della partita: un’esultanza contenuta, quasi silenziosa, con il pugno chiuso e lo sguardo verso il box del suo team. Nessuna polemica, nessuna parola fuori posto. Una scelta che ha diviso il pubblico. Da un lato chi ha apprezzato la freddezza e la professionalità del campione altoatesino, dall’altro chi avrebbe voluto più chiarezza e trasparenza.

BEIJING, CHINA - SEPTEMBER 25: Fabian Marozsan of Hungary reacts in the Men  s Singles Round of

Intanto, la vittoria ha proiettato Sinner in finale, e questo dato non può essere oscurato dal clamore delle polemiche. I tifosi italiani hanno festeggiato, vedendo nel silenzio del loro beniamino una dimostrazione di maturità: non cadere nella trappola delle provocazioni e non farsi trascinare in una guerra di parole. Eppure, il dubbio rimane. Marozsan ha davvero esagerato o c’era un fondamento nelle sue accuse?

Quello che è certo è che la linea tra strategia e scorrettezza è sempre più sottile. In un’epoca in cui ogni secondo è monitorato da cronometri e telecamere, la gestione del tempo tra un punto e l’altro diventa un’arma invisibile, ma potentissima. Forse è arrivato il momento per l’ATP di chiarire meglio le regole, evitando che situazioni simili si trasformino in scandali.

Video tennis Sinner - Marozsan: Ngược dòng ngoạn mục set 2 (China Open)

Per ora resta la contraddizione: un tennista che vince e conquista la finale, un altro che perde non solo il match ma anche reputazione e mesi di carriera. E tra i due, il pubblico diviso, sospeso tra gioia e perplessità.

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *