La Scuderia Ferrari è nel caos più totale dopo una rivelazione scioccante proveniente dall’ingegnere di Lewis Hamilton riguardo al Gran Premio d’Ungheria del 2025. La verità, ora venuta alla luce, ha sconvolto il mondo della Formula 1, sollevando interrogativi su una possibile crisi interna senza precedenti per il team di Maranello. La deludente dodicesima posizione in qualifica di Hamilton all’Hungaroring, che aveva inizialmente suscitato delusione e perplessità, si è rivelata non il risultato di un calo di forma del pilota o di carenze tecniche della vettura, ma di un presunto sabotaggio interno orchestrato da forze all’interno della Ferrari. Questa accusa esplosiva, trapelata attraverso fonti vicine al team, ha messo in luce un intricato intreccio di lotte politiche, favoritismi e un sistematico tentativo di minare il sette volte campione del mondo.

Il weekend ungherese era iniziato con grandi aspettative per Hamilton, che nel 2025 ha realizzato il sogno di correre per la Ferrari. Tuttavia, la sua performance è stata inspiegabilmente sottotono. Dopo essere stato eliminato in Q2, Hamilton ha lasciato il paddock sbalordito definendosi “inutile” e suggerendo che la Ferrari avrebbe dovuto “sostituire il pilota”. Le sue parole, inizialmente interpretate come un momento di autocritica, hanno assunto un significato più sinistro alla luce delle recenti rivelazioni. Secondo una fonte vicina al suo ingegnere di pista, alcune modifiche tecniche deliberate apportate alla monoposto di Hamilton prima delle qualifiche avrebbero compromesso le sue prestazioni. Si parla di regolazioni sospette al setup aerodinamico e di problemi non dichiarati al motore, che avrebbero reso la vettura significativamente meno competitiva rispetto a quella del compagno di squadra Charles Leclerc, che ha conquistato la pole position.

Queste accuse puntano il dito contro una fazione interna alla Ferrari, che, secondo le indiscrezioni, avrebbe favorito Leclerc a scapito di Hamilton. La rivalità tra i due piloti, sebbene mascherata da un’apparente armonia, sembra aver alimentato tensioni dietro le quinte. Leclerc, considerato il “figlio prediletto” di Maranello, avrebbe beneficiato di un trattamento preferenziale, con risorse e strategie orientate a massimizzare le sue possibilità di successo. Hamilton, invece, sarebbe stato lasciato a combattere con una vettura non ottimizzata, una mossa che alcuni interpretano come un tentativo di limitare la sua influenza all’interno del team. L’ingegnere di Hamilton, che ha richiesto l’anonimato, ha dichiarato che le modifiche alla vettura erano “inspiegabili” e non coerenti con i dati raccolti durante le prove libere, suggerendo un intervento intenzionale.

Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha cercato di smorzare le polemiche, sottolineando che Hamilton non è demotivato ma semplicemente frustrato. “Lewis è esigente, come ogni campione”, ha detto Vasseur in una conferenza stampa, negando qualsiasi conflitto interno. Tuttavia, le sue parole non hanno placato le speculazioni, soprattutto dopo che Hamilton ha lasciato intendere che “molte cose non vanno bene dietro le quinte”. Le sue dichiarazioni criptiche hanno alimentato discussioni sui social media, con post su X che oscillano tra il supporto per Hamilton e la difesa della Ferrari. Un utente ha scritto: “Se è vero, è uno scandalo. Hamilton merita rispetto!” Un altro ha ribattuto: “È solo una scusa. Leclerc era semplicemente più veloce.”
Le accuse di sabotaggio hanno riportato alla mente le storiche dinamiche politiche della Ferrari, un team noto per la sua passione ma anche per le sue lotte interne. L’ex pilota Juan Pablo Montoya ha commentato che Hamilton sta lottando per adattarsi a una cultura aziendale rigida, che privilegia la tradizione rispetto all’innovazione. “Lewis è abituato all’approccio della Mercedes, focalizzato sui risultati”, ha detto Montoya. “Alla Ferrari, ci sono troppe politiche.” Questo contesto rende le accuse di sabotaggio ancora più plausibili, suggerendo che Hamilton potrebbe essere stato visto come una minaccia all’ordine stabilito all’interno del team.
Le ripercussioni di questa vicenda potrebbero essere devastanti per la Ferrari. La squadra, già sotto pressione per non aver conquistato un titolo mondiale dal 2008, rischia di alienare uno dei più grandi piloti della storia della F1. Hamilton, che ha firmato un contratto pluriennale con la Ferrari, potrebbe riconsiderare il suo futuro se le tensioni non si risolveranno. Alcuni analisti speculano che il pilota britannico potrebbe persino spingere per un’indagine interna, mentre altri temono che questa crisi possa compromettere le ambizioni della Ferrari per il 2026, quando entreranno in vigore nuove regolamentazioni.
Nel frattempo, la comunità della F1 è in fermento. Christian Danner, ex pilota, ha suggerito che le parole di Hamilton fossero un messaggio calcolato per evidenziare problemi strutturali nella squadra, piuttosto che un’autocritica sincera. “Sta dicendo alla Ferrari: ‘So cosa sta succedendo’”, ha dichiarato Danner. Anche i tifosi sono divisi, con alcuni che vedono Hamilton come una vittima di giochi politici e altri che credono stia esagerando per giustificare le sue prestazioni. Un post su X riassume il sentimento di molti: “Se la Ferrari ha sabotato Hamilton, è un’autodistruzione.”
Mentre la pausa estiva della F1 offre un momento di riflessione, la Ferrari si trova a un bivio. Risolvere queste accuse richiederà trasparenza e un impegno per ricostruire la fiducia con Hamilton. Per ora, il team di Maranello è sotto i riflettori, con il mondo della F1 che attende di vedere se questa crisi segnerà l’inizio di una rinascita o l’ennesimo capitolo di turbolenze per la Scuderia.