💐 Acerbi ha scioccato i tifosi di calcio e i media internazionali con una dichiarazione inaspettata sul defunto calciatore Diogo Jota, commuovendo profondamente il pubblico e facendo versare lacrime a molti per il gesto compiuto subito dopo. La famiglia di Diogo Jota ha reagito immediatamente dichiarando: “Lasciate che nostro figlio riposi in pace…”

Il mondo del calcio è stato scosso da un momento di rara intensità emotiva quando Francesco Acerbi, difensore della Nazionale italiana e del club Inter, ha rilasciato una dichiarazione inaspettata riguardo alla tragica scomparsa di Diogo Jota, calciatore portoghese venuto a mancare pochi giorni fa in un drammatico incidente stradale. Durante un’intervista rilasciata dopo l’allenamento pre-partita della Nazionale, Acerbi ha preso la parola visibilmente commosso, lasciando momentaneamente da parte ogni protocollo sportivo.

“Non conoscevo Diogo personalmente, ma ho sempre avuto grande rispetto per il suo modo di stare in campo, per il suo spirito combattivo e per la sua umanità,” ha detto il difensore, trattenendo a stento le lacrime. “Quando ho saputo della sua morte, mi si è spezzato il cuore. Penso che, in questi momenti, il calcio debba fermarsi e rendere omaggio alla vita di chi ha dato tutto per questo sport.”

Ma non sono state solo le parole a colpire il pubblico. Subito dopo la conferenza, Acerbi ha compiuto un gesto che ha fatto il giro del mondo: si è avvicinato al centro del campo di allenamento di Coverciano, ha tolto la sua maglia della Nazionale con il numero 15 e l’ha piegata con cura, depositandola sotto una bandiera portoghese issata a mezz’asta per l’occasione. Un silenzio profondo è calato tra i presenti. Molti dei suoi compagni e membri dello staff hanno avuto gli occhi lucidi.

Il video del momento è stato condiviso milioni di volte in poche ore, accompagnato da messaggi di commozione e ammirazione da parte di tifosi di ogni parte del mondo. “Un gesto nobile, autentico, senza retorica,” ha commentato un giornalista sportivo portoghese. “In un mondo dove il calcio è spesso dominato da cifre e superficialità, questo momento ci ricorda che l’umanità viene prima di tutto.”

Tuttavia, non tutti hanno accolto il gesto con la stessa apertura. La famiglia di Diogo Jota, già fortemente provata dall’attenzione mediatica, ha diffuso un breve comunicato tramite il proprio legale: “Siamo grati per ogni parola di affetto, ma chiediamo rispetto e silenzio. Lasciate che nostro figlio riposi in pace.”

Francesco Acerbi, informato della reazione, ha deciso di non commentare ulteriormente, limitandosi a dire: “Capisco il dolore della famiglia. Il mio era solo un gesto di rispetto, nulla più.”

L’intero episodio ha lasciato un segno profondo nel mondo dello sport, dimostrando che, anche in tempi di dolore, il calcio può ancora essere veicolo di umanità, memoria e rispetto autentico.

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